Perché i gatti fanno le fusa

Perché i gatti fanno le fusa

Le fusa: questo misterioso e meraviglioso suono, così unico, così particolare, da sempre un segno distintivo del felino più amato tra tutti. Ma cosa sono davvero le fusa, e cosa significano?

Partiamo dall’etimologia: pare che il termine “fusa” derivi dalla somiglianza tra questo ronzio così caratteristico, emesso con il respiro, e il gentile frullare del vecchio fuso usato un tempo per filare la lana. Si tratta di un suono rotante, una sorta di “r” ripetuta e serrata, dolce e suadente, che i francesi onomatopeicamente hanno definito ron-ron.

All’origine di questa parola ci sarebbe una fiaba tedesca: protagonista una principessa che per salvare il suo amato doveva filare diecimila matasse di filo in un mese. Narra la leggenda che ci riuscì soltanto grazie all’aiuto dei suoi gatti, ai quali, in segno di ringraziamento, donò proprio lo stesso suono che producevano i fusi sul filato: le fusa, appunto.

Perché i gatti fanno le fusa

È ancora senza una risposta la causa fisiologica delle fusa del gatto. Ci sono state negli anni diverse teorie, alcune che vantano una certa possibilità, altre meno probabili, ma la verità è che le fusa entrano nel novero dei grandi misteri della natura. Secondo una teoria abbastanza accreditata questo suono deriva dalla contrazione dei muscoli della laringe; suono che avviene circa trenta volte al secondo; si presume che esso blocchi l’aria e provochi questo ronzio attutito. La variazione di suono dipenderebbe dalla velocità dell’aria.
Il gatto fa le fusa con la bocca chiusa, producendo una vibrazione dolce, breve e di bassa intensità.

Secondo altre ipotesi il gatto produrrebbe le fusa facendo vibrare le false corde vocali che possiede.
Altri studi invece sostengono che siano dovute a vibrazioni della cassa toracica che si verificano in seguito al movimento del sangue nella vena cava.

Il suono delle fusa ha una frequenza compresa tra i 25 e i 150 Hertz, la stessa su cui viaggia la musica classica considerata anti stress; pare che questo intervallo abbia effetti benefici sull’umore, migliori i disturbi gastrointestinali e abbassi la pressione sanguigna; addirittura può stimolare la crescita delle ossa (celebre il proverbio: “metti un gatto che fa le fusa e una manciata di ossa rotte e vedrai che le ossa guariranno!”) e la guarigione da molti stati patologici. Questo perché le fusa producono endorfine, analgesici naturali che riducono il dolore, e favoriscono il benessere.

Infatti il micio non fa le fusa soltanto quando è felice; al contrario, pare che le fusa siano molto frequenti nei momenti difficili, quando è sotto tensione (per esempio, durante una visita dal veterinario), quando ha un dolore che lo fa soffrire o addirittura in punto di morte. In poche parole egli istintivamente utilizza le fusa per coccolarsi, per mandare un messaggio positivo al corpo e allo spirito. Così come fa quando lo prendiamo in braccio, lo riempiamo di affetto, come se volesse in qualche modo ricambiare le nostre attenzioni. A volte fusa prorompenti escono fuori anche mentre sta mangiando: è il suo modo di dire che sta gradendo molto il cibo nel piatto!

Ma quando impara il gatto a fare le fusa? Sembra proprio che per i piccoli sia una propensione innata. I gattini infatti sono in grado di fare le fusa già dal secondo giorno di vita; sebbene non possano miagolare e allattarsi allo stesso tempo, i gattini neonati possono fare le fusa mentre prendono il latte, per comunicare alla mamma che tutto sta procedendo bene e che stanno mangiando a sufficienza. La mamma risponde facendo le fusa a sua volta, per rassicurarli. Utilizza le fusa anche per tranquillizzarli quando si avvicina al nido o quando li afferra per la collottola per spostarli più facilmente.
Non è un caso infatti se spesso i gatti, anche quando diventano adulti, accompagnano il momento delle fusa con il gesto di “fare la pasta”: anche questo infatti risale al momento dell’allattamento e le due azioni combinate sono una chiara richiesta di coccole e di attenzioni.

Spesso infatti fare le fusa rappresenta per il nostro piccolo felino una necessità di contatto con il proprio umano: in questa piccola “manipolazione” rientrerebbe anche la richiesta di cibo o di carezze, nei momenti in cui sono affamati o ansiosi.

Perché i gatti fanno le fusa

Ogni gatto è differente e perciò anche le fusa non saranno mai uguali: per certi mici potrebbero essere sintonizzate a una vibrazione così bassa da risultare quasi impercettibili, mentre altri gatti ronfano in maniera prorompente e rumorosa. Tra questi ultimi da record sono le fusa della gatta Smokey, una micia di origine anglosassone che è arrivata a produrre un suono di ben 92 decibel: normalmente la vibrazione delle fusa non supera i 25!

Capita anche che il nostro amico ronfi con particolare contentezza quando è impegnato nelle sue attività preferite scarica-nervi: giocare, mordere e soprattutto farsi le unghie sul tiragraffi preferito.
In questo caso le fusa somigliano tanto al nostro canticchiare sommesso quando ci sentiamo soddisfatti e felici.

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