Cosa rappresentiamo per il nostro gatto?

Cosa rappresentiamo per il nostro gatto?

La relazione tra umano e gatto è sempre particolare e differente da gatto a gatto: ognuno ha un carattere proprio e abitudini individuali, perciò non si può decodificare con regole generali.

Di certo il rapporto con un felino è molto diverso da quello che l’uomo instaura con un cane: il bisogno di indipendenza e di autonomia, infatti, nel micio rimane sempre essenziale anche all’interno di un legame di amore e di fiducia. Certamente il nostro amico ci considera un punto di riferimento, un pilastro attorno al quale ruota la sua giornata e la sua vita, sia perché siamo in grado di soddisfare i suoi bisogni alimentari, sia perché rappresentiamo una presenza sicura e salda nella casa.
Per questo motivo non è strano che egli ci veda come dei “gatti in grande”, proprio come un micino guarda la mamma mentre lo allatta o si prende cura di lui. Possiamo capirlo dal fatto che ci riserva lo stesso trattamento che concede ad altri felini: ci saluta strofinandosi sulle nostre gambe, alza la coda in segno di benvenuto, a volte quando entra in una stanza ci fa notare il suo arrivo con un piccolo miagolio che sembra proprio il nostro “buongiorno”.
Non è strano neanche che egli ci fissi negli occhi insistentemente, quasi mettendoci a disagio con l’acutezza del suo sguardo; a volte invece socchiude gli occhi sornione, e in questo modo ci sta regalando un vero e proprio “bacio felino”, che sarebbe buona educazione ricambiare.
Può capitare che ci mostri anche segnali sensuali, come quello di alzare il sedere “per aria” o di farci vedere il pancino con voluttà e disponibilità, magari ondeggiando in una specie di danza passionale: anche questi segnali quasi di corteggiamento rientrano nel loro considerarci alla pari, dei veri e propri partner.

Cosa rappresentiamo per il nostro gatto?

Di solito accade che questi “balletti” vengano riservati a un membro particolare della famiglia, che il micio ha scelto e dal quale si sente più amato. In questo caso non mancherà di dare attenzioni anche agli altri componenti, ma col preferito avrà sempre un legame unico e speciale, e sarà per lui una specie di sostituto di mamma gatta.
Il fortunato avrà abbondanza di fusa e affetto, e non poche volte vedrà il suo piccolo amico “fare la pasta” sui suoi vestiti o sui cuscini del divano dove si siede solitamente: anche questo è un ricordo di quando il micio veniva allattato e con le zampette premeva sul corpo della mamma per riceverne il calore e stimolare la produzione di latte.
Giocando con il nostro gatto, del resto, non facciamo che mimare il ruolo materno: mamma-gatta che porta in cuccia ai piccoli prede semi stordite per educarli alle prime tecniche predatorie.
Nella sua indole infatti resta sempre l’istinto alla caccia, ma quando vive in casa trasferisce l’istinto al gioco: per questo è tanto importante che l’umano lo solleciti e si dedichi a fargli consumare tutte le energie dietro a una pallina, un topino di pezza o qualsiasi altro divertimento pensato per lui.

Il gatto non prova nei nostri confronti rivalità o competizione, perché siamo per lui fonte di sostegno e non sarebbe conveniente perdere le nostre cure e attenzioni: al contrario ci riserva fiducia e rispetto.
Può capitare, tuttavia, che il micio improvvisamente ci manifesti un comportamento aggressivo, che ci morda o graffi a tradimento, che ci soffi o che magari vada a nascondersi per non farsi trovare: questi sono segnali che qualcosa nella sua salute psicofisica non va, pertanto se notiamo un cambiamento improvviso e inspiegabile portiamolo subito dal veterinario, senza indugio: potrebbe essere la spia di un disagio più serio.
Infatti in condizioni normali il gatto non ci mostra ostilità, anzi è capace di immense manifestazioni di affetto. Tuttavia la sua natura selvatica e spesso sfuggente fa sì che egli abbia una modalità tutta sua di fare amicizia con il suo umano. L’atteggiamento migliore che possiamo avere è quello di lasciare che sia lui a prendere l’iniziativa e ad avvicinarsi a noi: se gli permettiamo di “decidere” e di fare la prima mossa, allora l’amore che si creerà tra di noi sarà immenso e profondo e si consoliderà con il tempo fin quando ci accorgeremo che nel nostro cuore sarà diventato insostituibile.